Riportiamo di seguito alcuni stralci della relazione tecnica “LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA DEL FIUME TARTARO NEI COMUNI DI ISOLA DELLA SCALA, ERBE, NOGARA E GAZZO VERONESE(VR). PRIMO STRALCIO” redatta il 22 giugno 2020 dal Consorzio di Bonifica Veronese che ne è il soggetto attuatore. La relazione fa seguito all’emanazione dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n° 558 del 15/11/2018. Gli interventi sono stati realizzati nel corso del 2021.
A seguito degli eccezionali eventi meteorici che hanno interessato nel corso del 2018 molte regioni d’Italia tra cui il Veneto, il Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale ha emanato l’Ordinanza n. 558 in data 15/11/2018 con cui sono state stanziate ingenti risorse economiche per l’attuazione in tempi rapidi, grazie a un’ampia potestà derogatoria, degli interventi di ripristino di natura idrogeologica e forestale.
Con successiva Ordinanza n. 4 in data 27.04.2020 del Commissario Delegato per la regione Veneto
(il Presidente della Giunta Regionale) sono state assegnate le risorse ai territori, alle amministrazioni e
agli enti responsabili dell’attuazione degli interventi segnalati.
In questo ambito il Consorzio di Bonifica Veronese ha segnalato il progetto dei “Lavori per la messa in
sicurezza del fiume Tartaro nei comuni di Isola della Scala, Erbe, Nogara e Gazzo Veronese – 1° stralcio”
Nella suddetta ordinanza è specificato per tutti gli interventi l’obbligo di contrattualizzare i lavori e le
forniture entro e non oltre il 30.09.2020.
Il progetto in questione interessa il fiume Tartato nel tratto urbano in comune di Isola della Scala, dalla
Torre Scaligera sino al Mulino della Giarella e prevede interventi per risolvere le criticità idrauliche che
si ripetono sempre più frequentemente in questi ultimi anni.
Queste situazioni di deficit, ormai sempre più frequenti, sono rese ancor più evidenti in questi ultimi
anni dalle mutate condizioni climatiche che determinano condizioni sempre più estreme.
Il fiume Tartaro, nel tratto attraversante il comune di Isola della Scala, ha manifestato l’incapacità delle
proprie strutture a supportare i conseguenti carichi idraulici, ed in particolare nel nodo idraulico del
mulino Palasio. Per risolvere i suddetti problemi con il presente progetto si prevede di risolvere i
problemi del Mulino Palasio realizzando un canale by pass in terra con tecniche di ingegneria
naturalistica con un nuovo manufatto sostegno in cls a monte necessario per la regolazione dei livelli
a fini irrigui. Il progetto prevede altresì la risagomatura del fondo su tutto il tratto interessato
dall’intervento e la sistemazione della strada arginale in destra idraulica dal Mulino Palasio fino al
Mulino della Giarella.
Con la realizzazione di questi interventi si ottengono due obiettivi: il primo e principale è quello di
aumentare la capacità di portata del corso d’acqua e di migliorare la percorribilità dei mezzi per la
manutenzione, con il conseguente miglioramento della resilienza del corso d’acqua e delle relative
opere idrauliche, per il contenimento del rischio idraulico, ed il secondo conseguente è quello di
riqualificare un tratto del fiume Tartaro per renderlo maggiormente fruibile anche da parte della
cittadinanza.
[…] Il bacino del Tartaro interessa la parte centro-meridionale del conoide formatosi dalle alluvioni
dell’Adige e del lago di Garda caratterizzando le altimetrie in un continuo degrado nord-sud.
Il bacino del fiume Tartaro ha una superficie di ca. 35.000 ha.
Il Fiume Tartaro ha una lunghezza approssimativa di 42 km e una larghezza dell’alveo variabile, che nell’ultimo tratto si avvicina ai 20 m. Anche la larghezza della sua valle è variabile: da 250 m a nord di Vigasio a quasi 1000 m nei pressi di Nogara.
Il fiume Tartaro, ha origine da alcuni fontanili nei pressi di Povegliano Veronese, dove riceve anche le
acque del fiume Tione dei Monti che ha una superficie del bacino è pari a circa 93,46 kmq. […]
Nel tratto a valle di Vigasio il fiume scorre nel suo alveo naturale fino ad Isola della Scala, dove il fiume ha subito degli interventi che hanno deviato le sue acque per azionare il mulino Palasio e poco più a valle il Giarella, in corrispondenza della confluenza del Piganzo. A valle del mulino di Giarella le sue acque ritornano nella valle, ma ben presto il fiume subisce un’ulteriore deviazione. Il fiume Tartaro tra Isola della Scala e Nogara aveva infatti un andamento molto sinuoso e naturale ed occupava la sua originaria valle fluviale.
In particolare presso la località Pellegrina il fiume scorreva al centro di quella che ora viene chiamata “Palude della Pellegrina”. Come si vede nel disegno storico era già presente però una fossa che alimentava il mulino di Erbè e che poi è diventata il vero e proprio tracciato del fiume Tartaro.
La necessità di sfruttare la forza motrice dell’acqua per alimentare il mulino della Madonna di Erbè, ha spinto infatti a deviare e mantenere in quota a destra della sua valle il fiume Tartaro, lasciando lungo il suo vecchio tracciato una piccola porzione della sua portata naturale.

In questa mappa del 1816 è chiaramente visibile il percorso originario del fiume Tartaro indicato con la denominazione di Tartarello; il sinuoso corso faceva da confine tra il Comune di Isola della Scala e quello di Erbè. La deviazione del Tartaro, già presente nelle mappe del ‘500, per alimentare il Mulino di Pellegrina diverrà l’attuale corso. Il vecchio percorso è scomparso inglobato nella palude.
Come riportato nella relazione tecnica nel tratto del Tartaro dalla Torre Scaligera al Mulino del Palasio si è intervenuti mediante risagomatura del fondo e protezione della sponda destra. In corrispondenza del Mulino del Palasio è stato interrato l’originario by-pass non più adeguato a gestire le piene del Tartaro ed è stato realizzato un nuovo by-pass della larghezza di 5 metri dotato di paratoria per la regolazione del livello durante il periodo irriguo.
Per il tratto dal Mulino del Palasio fino al Mulino della Giarella, lunghezza di 1.020 m, si è proceduto con la risagomatura del fondo e adeguamento dell’argine in destra idraulica per la realizzazione di una pista della larghezza di mt 4 in materiale stabilizzato che permette di effettuare gli interventi di manutenzione sul corso del fiume ma anche ai cittadini di percorrere a piedi o in bicicletta l’intero tratto.

I medesimi interventi di adeguamento degli argini hanno interessanto anche il tratto del Tartaro in prossimità del Mulino della Giarella.






