Mandamento

Tra il 1859 e il 1861 il tema dell’unificazione amministrativa di tutti i territori che facevano parte del Regno d’Italia divenne un argomento di primo piano da parte della classe politica. Venne estesa a tutti i territori la suddivisione gerarchica a quattro livelli che già era presente nel modello piemontese: province, circondari, mandamenti e infine comuni. Nelle province venete vennero anche previsti i distretti, enti territoriali intermedi tra la provincia e il comune; i distretti rimasero in essere fino al 1915 quando vennero soppressi e trasformati in circondari. I mandamenti, enti territoriali intermedi tra circondari e comuni, erano sede degli uffici amministrativi e giudiziari. Nel 1861 Isola della Scala acquisì lo status di distretto a cui faceva capo un solo mandamento. Nel 1872 la sola popolazione di Isola della Scala si attestava a 4.988 cittadini, mentre l’intero mandamento ne contava 33.433. Se fotografiamo, invece, la situazione nel 18891 il Mandamento di Isola della Scala ricomprendeva 12 comuni per una superficie complessiva di 389 chilometri quadrati e una popolazione di 37.862 persone. Facevano parte del mandamento i comuni di: Bovolone, Isola Rizza, Erbe’, Nogara, Oppeano, Palu’, Salizzole, Trevenzuolo, Ronco all’Adige, Sorga’, Vigasio. Come Mandamento Isola della Scala era dotata di: Ufficio di Pubblica Sicurezza, Delegazione Scolastica, Ufficio del Registro e Catasto, Agenzia delle Imposte, Pretura, Ufficio postale e telegrafico, Subeconomato dei benefizi vacanti. Era presente anche una filiale del Banco di Verona. L’elenco delle attività commerciali presenti nel territorio Isolano nel 1889 è il seguente:
n°2 Alberghi, n°1 Armaiuoli, n°1 Bottai, n°6 Caffettieri, n°2 Calderai, n°1 Negozi di calzature, n°1 Fabbricanti di carrozze, n°1 Cartolai, n°7 Negozi di cereali, n°2 Negozi di crusca, n°2 Droghieri, n°7 Fabbri, n°1 Negozi di Farine, n°2 Ferramenta, n°2 Filande, n°2 Generi diversi, n°1 Gioiellieri, n°2 Negozi di legnami, n°1 Liquoristi, n°2 Negozi di manifatture, n°1 Meccanici, n°4 Mediatori, n°6 Merciai, n°1 Negozi di mobili, n°7 Molini, n°1 Ombrellai, n°2 Orefici, n°2 Orologiai, n°1 Ottonai, n°4 Panettieri, n°2 Negozi di pellami, n°2 Pesa pubblica, n°9 Pizzicagnoli, n°3 Pilatori di riso, n°5 Negozi di sarto, n°1 Sellai, n°1 Negozio di bachi da seta, n°5 Negozi di tessuti, n°1 Tintori, n°1 Tipografi, n°2 Trebbiatori, n°2 Negozio di vetri, n°2 Avvocati, n°2 Farmacisti, n°2 Ingegneri, n°3 Medici Chirurghi, n°2 Veterinari.
Era presente anche un servizio di vetture pubbliche con una corsa quotidiana per Ostiglia (2,05 ore) e per Verona (2,15 ore). Nel 1892 la popolazione del mandamento risulta cresciuta a 38.500 abitanti; risulta attivo un Asilo d’Infanzia, un Asilo di Mendicità, una Congregazione di Carità, il Monte di Pietà e l’Ospedale.
Nella seduta del 4 marzo 1904 viene discussa alla Camera dei Deputati una proposta di legge del deputato Emilio Maraini per disaggregare il Comune di Ronco all’Adige dal Madamento di Isola della Scala; la motivazione era legata al fatto che Ronco all’Adige si trovasse a una distanza di 25 chilometri circa sia da Verona che da Isola della Scala ma che Verona fosse meglio servita dai servizio di trasporto. Inoltre Ronco aveva con Verona molti più rapporti commerciali. L’Amministrazione Comunale di Isola della Scala nella seduta del 7 marzo 1900 deliberava di opporsi ritenendo che l’argomento delle più facili comunicazioni non era sufficiente a dare legittime ragioni al chiesto distacco. Osservava, inoltre, come tale distacco ledesse importanti interessi quali il concorso alle spese mandamentali e rompesse relazioni secolari del capoluogo con i diversi comuni del Mandamento. Ciò nonostante la Camera dei Deputati nella seduta del 12 marzo 1904 delibera il distacco di Ronco all’Adige dal Mandamento di Isola della Scala e l’aggregazione con il Mandamento II di Verona a far data dal 1° gennaio 1905.
Questa struttura organizzativa rimase fino al 1927 quando il regime fascista abolì circondari e mandamenti prevedendo un’articolazione su due soli livelli: province e comuni. Ciò nonostante nell’Annuario Generale d’Italia del 1935 rimangono presenti tutti gli uffici pubblici in essere nel 1889 con l’aggiunta delle carceri mandamentali che erano predisposte nei locali sopra l’attuale Municipio, del magazzino delle privative e dell’ufficio di Conciliazione.
Nel 1866, a seguito dell’annessione delle province venete al Regno d’Italia, vennero creati 50 collegi uninominali che andavano ad aggiungersi ai 443 collegi che erano presenti già dal 1861; il sistema elettorale vigente era maggioritario per collegi uninominale e con suffragio ristretto. Per la provincia di Verona vennero previsti 6 collegi di cui uno era Isola della Scala. Del Collegio Uninominale di Isola della Scala facevano parte 21 comuni: Isola della Scala, Bovolone, Salizzole, Sorgà Trevenzuolo, Vigasio, Nogara, Sanguinetto, Casaleone, Cerea, Concamarise, Correzzo, Gazzo, San Pietro di Morubio, Villafranca, Mozzecane, Nogarole Rocca, Povegliano, Sommacampagna e Valeggio sul Mincio2. Ad ogni tornata elettorale tutti i cittadini, aventi diritto, di questi comuni dovevano recarsi ad Isola della Scala per espletare il loro diritto al voto.
A partire dal 1882 vennero abbandonati i collegi uninominali e venne adottato il sistema maggioritario per scrutinio di lista e con suffragio allargato; tale sistema elettorale non diede i risultati sperati e pertanto venne abbandonato nel 18913. Dal 1892 si ritornò al sistema maggioritario per collegi uninominali e, con la legge n. 210 del 5 marzo 18914, Isola della Scala ritornò ad essere circoscrizione di collegio uninominale; ne facevano parte 21 comuni: Isola della Scala, Castel d’Azzano, Povegliano Veronese, Mozzecane, Nogarole di Rocca, Trevenzuolo, Vigasio, Buttapietra, Erbe’, Sorgà, Nogara, Gazzo Veronese, Correzzo, Sanguinetto, Concamarise, Salizzole, Bovolone, Isola Rizza, Palù, Oppeano e San Giovanni Lupatoto.
Dai primi anni del ‘900 sono attivi anche i vigili del fuoco volontari con sede in via Vittorio Veneto poco distante dal Municipio. Inizialmente dotati di un’autopompa trainata da cavalli a partire dal 1920 avranno a disposizione un autocarro militare della prima guerra mondiale marca Fiat modello 18Bl modificato e dotato di autopompa che poteva raggiungere la velocità massima di 25 Km/h. I volontari rimasero operativi fino al 1960.
Per quanto riguarda le vie di comunicazione su strada ferrata segnaliamo che come da decreto del Ministero per i Lavori Pubblici del 24 gennaio 1924, il 1° febbraio 1924 viene aperta all’esercizio pubblico il tronco ferroviario Isola della Scala – Verona. Veniva così completata la linea diretta Bologna-Verona. Il tronco, a scartamento normale ed a semplice binario, aveva una lunghezza totale di metri 17.129,13; due le stazioni intermedie, quella di Buttapietra e quella di Ca’ di David5.

Sic transit gloria Insulae Scalarum… 


1Annuario d’Italia Amministrativo-Commerciale del 1889, pubblicazione ufficiale a cura del Regio Governo.
2Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 25 ottobre 1866.
3Ciaurro G.F., La legislazione elettorale italiana ei suoi effetti sul sistema politico, Rubbettino Editore, Vol. 42, 1977.
4Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 18 giugno 1891.
5Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato, Anno XVII, n°2 del 18 gennaio 1924.