Nell’area degli impianti sportivi di Isola della Scala si trova uno strano edifico diroccato: si tratta del vecchio Tiro a Segno da cui prende il nome questa zona. La sua costruzione risale a fine ‘800.
Nel 1861 nasce la Società per il Tiro a Segno Nazionale il cui scopo era quello di coordinare l’addestramento all’uso delle armi da fuoco dei giovani delle nuove regioni annesse al Regno d’Italia.
Nel 1894 in provincia di Verona sono attive 15 società di tiro a segno, solitamente dirette da ex ufficiali in congedo, con un totale di 3.130 iscritti; risulta costituita, ma non ancora attiva, quella di Isola della Scala il cui campo di tiro è in costruzione.1 In data 13/10/1906 l’attuale vicedirettore di tiro a segno Caporal Maggiore in congedo Fresco Vittorio viene sostituito dal Caporal Maggiore in congedo Bellinazzi Carlo.2 L’11 novembre 1910 la Società per il Tiro a Segno Nazionale assunse la denominazione di Unione Italiana di Tiro a Segno e nel 1919 entrò a far parte del CONI. Nel 1934 il Capo Manipolo Gaburro Novennio è nominato Presidente della Sezione isolana sostituendo il precedente Presidente Zerbato Angelo.3
Una legge del 1936 indicò fra i compiti del Tiro a Segno Nazionale l’addestramento al tiro degli obbligati all’istruzione premilitare e postmilitare, nonché di tutti coloro che prestavano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che avessero richiesto una licenza di porto d’armi; all’Unione Italiana Tiro a Segno vennero riservati compiti di natura sportiva: perfezionamento dei giovani con particolari attitudini al tiro, organizzazione e disciplina delle gare, partecipazione a competizioni internazionali.
Le armi che si potevano utilizzare erano: fucile, pistola libera, carabina calibro 22 e carabina libera.
Alle Società di tiro Comunali e Provinciali subentrarono le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale e i campi di tiro, impiantati a spese dello Stato, furono compresi fra gli immobili demaniali militari e dati in uso alle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale a titolo gratuito. Durante la guerra 1940-1945, il decreto legislativo luogotenenziale 8 luglio 1944, n.286, pose il tiro a segno alla diretta dipendenza del Ministero della guerra, sciolse gli organi di amministrazione dell’Unione Italiana di Tiro a Segno e delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale e nominò un commissario straordinario.4
1Il Tiratore Italiano, Anno IV, Num. 23, 21/08/1895, pag. 4
2Il Tiro a Segno Nazionale, Anno XXIV, Num. 44, 10/11/1906
3Ministero della Guerra, Foglio d’ordini del Tiro a Segno Nazionale, Anno III, 1° aprile 1934, pag. 114
4Unione Italiana del Tiro a Segno: http://www.uits.it/homepage/la-federazione/storia.html