Stemma comunale

Lo scudo araldico ha la caratteristica di aver invertito l’indicazione dei suoi lati.
E’ importante tenere sempre in mente questa nota in quanto tutte le descrizioni seguenti avranno questo presupposto.

Sul lato destro dello scudo, in campo composto, sono presenti tre figure: tre tife emergenti dalle acque che ricordano la zona paludosa su cui è sorta Isola della Scala. Infatti nei primi documenti (X secolo) dove compare il nome del paese, il toponimo Isola è sempre accompagnato dall’aggettivo cenense che significa appunto paludosa.
Sul lato sinistro, in campo rosso, spicca la scala, simbolo del potere ivi esercitato dalla signoria scaligera.
La corona di Comune è formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili) con due cordonature a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili) ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine.
In Municipio è presente uno stemma su cui compare il seguente motto:

NEC DESCENDERE NEC MORARI“,

ovvero “nè scendere nè fermarsi”. Poichè esso non appare negli stemmi di Isola della Scala fino al XIX secolo, probabilmente il motto risale agli inizi del ‘900.
Si deve inoltre ricordare che durante l’occupazione della Serenissima Repubblica di Venezia il paese è denominato “Isola di S. Marco”. In quel periodo le uniche figure nello stemma sono le tre tife: era consuetudine dei Veneziani, infatti, cancellare i simboli delle precedenti dominazioni. Per questo, all’intero dell’Abazia costruita tra il 1578 ed il 1619 lo stemma comunale è sempre raffigurato privo della scala:

Stemma comunale posto sugli arconi degli altari del transetto


E’ possibile approfondire la presenza dello stemma sul territorio consultando la scheda: Antichi Stemmi.


Per la descrizione dello stemma ci siamo attenuti alle indicazioni contenute nel testo:
L. Simonato, Cologna Veneta stemma, sigillo, gonfalone, Cologna Veneta 2001.

La prima immagine dello stemma di Isola della Scala è stata tratta dal volume:
Consiglio Regionale del Veneto, Il Veneto Stemma per Stemma, Centro e stampa editoriale Bonechi, Firenze 2000.