Questa foto rappresenta l’Altar Maggiore nella sua attuale struttura, realizzata nel 1967 per renderlo più funzionale alle mutate esigenze di culto dettate dal Concilio Vaticano II.
A differenza di numerose altre chiese parrocchiali, ove si è mantenuto il precedente altare costruendone uno nuovo in posizione più avanzata, per permettere al celebrante di presiedere la messa rivolto verso l’assemblea, a Isola della Scala si scelse la strada della demolizione completa dell’antico altare; di esso, infatti, poco rimane. Nell’archivio parrocchiale di Isola della Scala è custodita una planimetria datata 1886 dalla quale si può ricavare l’esatta posizione del precedente altare:
Il precedente era stato costruito nel 1717 in ossequio alla volontà testamentaria dell’Abate Girolamo Bongiovanni che aveva lasciato 2950 ducati per realizzare, entro 10 anni, un complesso altare in marmo, assegnando il lavoro al tagliapietre Antonio Segalla1. L’altare in marmo venne realizzato in sostituzione dell’ancor più antico altare che era, tabernacolo compreso, tutto in legno.
1Chiappa B., SANTO STEFANO DI ISOLA DELLA SCALA, una parrocchia attraverso i tempi, pubblicato a cura della parrocchia di Isola della Scala, Verona, 1979, pag.51.