
Carlo V d’Asburgo (Gand, Belgio,1500 – Cuacos de Yuste, Spagna, 1558) era figlio di Filippo d’Asburgo detto il Bello e di Giovanna di Castiglia e d’Aragona. Carlo V si trovò a regnare su di un impero che per la sua vastità era definito un territorio sul quale non tramontava mai il sole. Esso comprendeva i Paesi Bassi, parte della Germania e dell’Austria, Spagna, sud Italia, Sicilia, Sardegna e tutti i territori americani da poco scoperti da Cristoforo Colombo.
Venne incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero a Bologna nel 1530 per mano di Papa Clemente VII.
Visitò ben sette volte l’Italia. Nella visita del 1532 partito da Vienna, dopo gli ultimi combattimenti contro i turchi guidati da Solimano I detto il Magnifico, transitò per Verona territorio controllato dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Il 5 novembre arrivò a Isola della Scala (all’epoca denominata Isola di San Marco) con tutto il suo seguito che le cronache del tempo quantificano tra i trentamila e i quaranticinquemila uomini con diecimila cavalli. Giunto a Isola della Scala l’Imperatore alloggiò presso la casa di tal Zuane Calderar personaggio non nobile ma facchino in una abitazione situata presso la piazza del paese. Non è ben chiaro perchè un Imperatore sia stato alloggiato presso una piccola e modesta abitazione quando a Isola della Scala erano presenti palazzi ben più consoni. Non è nemmeno possibile stabilire dove si trovasse esattamente questa abitazione.
Gli ambasciatori della Serenissima al seguito vennero alloggiati presso il Convento di Santa Maria Maddalena e gli altri nobili nelle case e corti limitrofe.
L’imperatore venne omaggiato con 4 carri di vino malvasia, 2 carri di vino nero dolce, 2 carri di nero barbo, 2 di vernaccia, confetti di ogni genere, una cassa di torce e candele, 150 paia di salsiccioni e lingue di manzo, 160 paia fra pernici, fagiani, piccioni e capponi, 6 vitelli, 80 forme di formaggio e 10 paia di conigli.
L’indomani, 6 novembre, l’Imperatore partecipò alla santa messa celebrata in casa su di un altare appositamente allestito con tutto l’apparato in oro. Dopo la sosta isolana Carlo V proseguì il viaggio alla volta di Mantova.
B. Chiappa, Il transito dell’Imperatore Carlo V, in Isola della Scala, territorio e società rurale nella media pianura veronese, a cura di B. Chiappa, Comune di Isola della Scala, Vago di Lavagno, 2002, p. 146.
AA.VV., I passaggi di Carlo V a Verona: ricostruzione storica attraverso le testimonianze dell’epoca, tratto dalla tesi di B. Benciolini, Il passaggio dei principi tra ‘500 e ‘700: trionfo e magnificenza, ABC Edizioni, Verona, 2001.