Corte Mandello

La corte vista dall’alto con la villa padronale sul lato sinistro.

Affresco presente all’interno della villa.
Rappresenta la Vergine con Bambino ed ai lati due santi di difficile identificazione a causa dell’elevato degrado.

La località ora chiamata Mandello figura nei documenti tardomedioevali con il nome di Valmercaldo. L’attuale denominazione le venne dai Mandelli, famiglia milanese emigrata a Verona. La presenza di un cav. Andrea Mandello nell’Isolano è attestata nel 1584 quando otteneva dai magistrati veneti il diritto di irrigare 200 campi. Nel 1682 il fondo agrario appare diviso tra i fratelli Andrea e Carlo. Nell’estimo del 1696 la parte di Carlo è affittata ad Antonio Bevilacqua Lazise che ne ha sposato la figlia Claudia e ha comperato anche la possessione prativa di 30 campi del fu Andrea. Nel 1794 il fondo Mandello passava dalle sorelle Antonia e Lodovica Bombarda al Sig. Giulio Nichesola e nella seconda metà dell’800 ai Monga. Attualmente è di proprietà della famiglia Pareto. Nel primo ventennio del ‘900, quando si diffuse da noi la tabacchicoltura, la corte Mandello divenne un centro consistente di questa coltura agraria. Essa forniva occasione di lavoro a numerosa manodopera, soprattutto femminile. Accanto alla corte è presente un Oratorio dedicato alla Santa Croce.


Estratto di mappa contenuta nel registro generale dimostrante i beni soggetti a Decima realizzato nel 1804, foglio AA, conservato presso l’Archivio Parrocchiale di Isola della Scala.