Curiosità

Nella prima foto si vede come era in origine l’arcone dell’Altare del Crocefisso, secondo gli affreschi ottocenteschi di Canella il Vecchio.
Con i restauri degli anni sessanta venne ricoperto di tinta bianca (foto2).
Durante i restauri degli anni ’90 non si riuscì a recuperare gli affreschi originali (quelli in foto1), si pensò allora di realizzare un motivo ex novo (foto3).
Quando venne restaurato l’altare di fronte, quello della Madonna in trono, togliendo la tinta bianca si scoprì l’originale disegno; si decise allora di riprodurre lo stesso disegno anche su questo arcone ritenendo che fossero uguali.
Sfortunatamente, come si vede confrontando la foto1 con la foto4, il disegno non era lo stesso.


La Pulpitina

Nel punto indicato dalla freccia era presente un piccolo pulpito; era definito la Pulpitina.
La Pulpitina venne tolta negli anni ’60.
Nella foto si vede Mons. Fontana mentre pronuncia dalla pulpitina il discorso di addio ai suoi parrocchiani: era il 19 marzo 1959.


Per un breve periodo, al posto della Pulpitina venne messa la Statua della Madonna in Trono.
Per degnamente accogliere la statua della Vergine venne realizzato un enorme drappo di color rosso (indicato nella foto).


L’iscrizione scomparsa


Sulla parete nord è presente una lapide che ricorda la consacrazione dell’Abbazia avvenuta nel 1619 (foto di sinistra).
Di fronte, sulla parete opposta, era presente una iscrizione ad affresco realizzata nel 1805 ora scomparsa.
Rimane ora solo un riquadro in tinta neutra a ricordo della passata esistenza (Foto di destra).
L’iscrizione riportava:

VNANIMIS INSVLAE SCALARUM COMVNITAS TEMPLVM HOC CONSTRVENDVM CVRAVIT.
A.D. MDXC
PIORVMQVE LARGITAS LACVNARIIS ET GRAPHICIS SIGNIS ORNAVIT A.D. MDCCCV

“L’unanime comunità di Isola della Scala fece
costruire questo tempio nell’anno 1590. La generosità dei fedeli lo
ornò del soffitto a cassettoni e della decorazione nell’anno 1805.”


Il Pellicano


Sopra l’ingresso laterale della parete sud (indicato dalla freccia rossa), in origine era presente il pulpito fatto realizzare nel ‘600 dell’Abate Cocconio.
Successivamente venne spostato, e nella nicchia che si venne a creare fu posizionata la statua di S. Luigi.
Negli anni ’60 del secolo scorso venne tolta la statua e liberata la nicchia; si fece disegnare al suo interno il pellicano.
Al pellicano è connesso un importante significato simbolico cristologico legato al sacrificio, alla carità e alla pietà.
Quando deve nutrire i suoi piccoli curva il becco verso il proprio petto prendendo il cibo che trasporta nel sacco golare e porgerlo ai cuccioli. Tale immagine ha dato origine alla credenza secondo la quale l’animale si ferisce il petto per poter nutrire i propri piccoli, rendendolo il simbolo del supremo sacrifico di Gesù, nonchè di pietà e carità intesa nel senso di devozione familiare.

Durante i recenti restauri, ritenendo tale affresco di nessun interesse artistico e storico, è stato tolto; ad oggi non è quindi più visibile.


L’ingresso alla Cappella del SS. Sacramento


La prima foto da sinistra mostra come era in origine la parete destra dell’Abbazia
ove è presente la Cappella del Santissimo Sacramento, sopra l’ingresso trovava posto la statua di S.Antonio Abate.
La seconda foto da sinistra mostra come l’ingresso con sopra la statua di S. Marco.
La terza mostra la cappellina privata della parete esterna, intervento fatto nel 1966; si scorge al suo interno l’altare.
La quarta foto mostra la parete ricostruita nel 1980. Non viene riposizionata la statua di S. Marco che sarà collocata in Centro di Cultura.


San Luca

Sopra l’arcone dell’altare dedicato alla Madonna in trono vi sono due affreschi raffiguranti due sibille; sopra l’arcone dell’altare del Crocefisso è invece raffigurato a destra san Luca Evangelista nella classica rappresentazione (mentre scrive il Vangelo con a fianco il bue) a sinistra è purtroppo scomparso l’affresco.
L’affresco è stato realizzato durante gli interventi avvenuti nei primi anni dell’800 ad opera del pittore Canella il Vecchio.


Statue della Vergine e di Gesù Cristo

Sulla facciata di ingresso dell’Abbazia sono presenti due statue, a sinistra quella della Vergine e a destra quella del Cristo.
Queste statue sono state aggiunte nel 1902 come si può leggere nell’incisione ai piedi del Cristo.



A sinistra la collocazione delle statue e a destra la facciata priva di statue come appariva in una foto di fine ‘800.