
Nella relazione della visita pastorale del vescovo Agostino Valier (1565-1606) alla parrocchia di Isola l’anno 1582 si legge che il giorno 22 novembre si recò a Caselle e il giorno successivo visitò l’oratorio edificato dal nobile Lodovico Fumanelli presso la sua dimora e dedicato all’Immacolata Concezione di Maria. E’ questo il primo riferimento all’esistenza di un edificio sacro in Caselle. Nel 1838, come attesta l’iscrizione posta all’interno, ottenne il fonte battesimale; acquistò la completa autonomia rispetto alla chiesa matrice di S. Stefano di Isola Della Scala nel 1868 con la costruzione del cimitero. Nel 1907 il giuspatronato (cioè il diritto di eleggere il cappellano) passò dai Fumanelli ai Perbellini che lo detennero assieme all’abate di Isola fino al 1966. L’edificio ha una facciata sobria, sul fastigio posano due putti.
Facciata:

Ubicazione: Caselle, Chiesa Parrocchiale, esterno, portale di ingresso
Oggetto: Consacrazione della Chiesa
Data: Sec. XVI
Iscrizione:
DEIP.IMM* CONCEP. SACRVM.
Traduzione:
Consacrato alla Vergine Immacolata Madre di Dio

*Nota: Il dogma cattolico della Immacolata Concezione è stato proclamato nel 1854, l’incisione IMM è, pertanto, successiva.



Di seguito la descrizione delle 5 campane1.
I campana (piccola), peso Kg 61,5, nota SOL, anno di fusione 1906, diametro 478 mm. Iscrizione: “DEFUNCTOS PLORO . PESTEM FUGO . FESTA DECORO”
II campana, peso Kg 91, nota FA, anno di fusione 1921, diametro 535 mm.
Iscrizione: “LAUDO DEUM . PLEBEM VOCO . CONGREGO CLERUM”
III campana, peso Kg 113, nota MI, anno di fusione 1928, diametro 582 mm
Iscrizione: “O QUAM PULCRA EST CASTA GENERATIO CLARITATE”
IV campana, peso Kg 143, nota RE, anno di fusione 1952, diametro 653 mm.
Iscrizione: “A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS DOMINE”
V campana (grossa), peso Kg 207, nota DO, anno di fusione 1906, diametro 723 mm. Iscrizione: “TOTA PULCHRA EST MARIA ET MACULA ORIGINALIS NON EST IN TE”
Tutte le campane provengono dalla fonderia Cavadini di Verona fuse da Achille il nonno, Ettore il padre e Luigi il figlio tutte con ceppo o contrappeso metallico in ghisa brevetto Cavadini del 1890. Prima delle campane del 1906 c’era una sola campana di metà ‘800 fusa sempre dalla ditta Cavadini.
1 Le informazioni sulle campane ci sono state gentilmente fornite dal sig. Luca Chiavegato.