a cura di Filippo Bonfante
Le note che seguono sono tratte dal pieghevole che l’Associazione Amici dei Fratelli Corrà ha diffuso nel 1998, quando si è iniziato il cammino per la causa di beatificazione di queste due nobilissime figure di isolani. Le riportiamo nella fiduciosa attesa di poter annunciare dalle pagine del nostro sito l’avvenuta beatificazione dei due fratelli, avvenimento che sarà sicuramente motivo di grande gioia per tutti gli isolani.
Biografia
Flavio e Gedeone Corrà nacquero a Salizzole (Vr) rispettivamente il 7 aprile 1917 e l’8 settembre 1920 da famiglia di modeste condizioni economiche, ma in cui l’onestà della vita e lo spirito religioso erano sentiti profondamente e gelosamente custoditi dalla madre piissima donna, e dal padre lavoratore di antico stampo. Trascorsero l’infanzia e la prima fanciullezza in semplicità di vita, nella bontà, nella pietà, nella purezza.La famiglia si trasferì, quindi, ad Isola della Scala, grosso centro della bassa veronese. La sorella, insegnante nelle locali Scuole di Avviamento, avrebbe potuto così aiutare anche i fratelli a proseguire negli studi. Ad Isola della Scala i due giovani completarono gli studi medi inferiori passando, quindi, al Liceo scientifico di Verona. Fu in questo periodo, intorno all’anno 1935, che Flavio e Gedeone maturarono la loro vocazione all’apostolato nelle file dell’Azione Cattolica, vocazione cui risposero con piena responsabilità e con tutto l’entusiasmo del loro spirito giovanile. Per essi l’apostolato costituì una scelta cosciente in coerenza con la loro concezione di vita integralmente cristiana. Essi intendevano donare tutto, con la generosità più completa, alla causa di Cristo e della Chiesa. Flavio e Gedeone posero al servizio di Dio la vivacissima intelligenza la quale, per altro, mai toccò la loro serena umiltà. L’esuberanza gaia ed affascinante di Flavio, la raccolta, dolce sobrietà di Gedeone, conquistarono gli ambienti da essi frequentati. Fu notata subito la loro personalità dal compianto parroco di Isola della Scala, l’arciprete-Abate Mons. Giuseppe Fontana, splendida figura di instancabile apostolo, che affidò ai due giovani importanti incarichi nell’Associazione Giovanile di Azione Cattolica. Fu proprio in questo ambiente che i fratelli Corrà mediante lo studio della dottrina sociale cristiana, negli incontri zonali e diocesani, appresero a coltivare l’amore per la libertà, sublime dono di Dio, in tutte le sue espressioni, anche sociali e politiche. Ne seguì l’intransigente loro opposizione al regime fascista, in contrasto inevitabile con l’Azione Cattolica, specie per ciò che riguardava la libertà di educazione della gioventù. Si era maturato così uno stato di profonda tensione sfociato nello scioglimento delle Associazioni stesse, seguito, in molte città italiane dai ben noti, gravi atti di violenza contro le sedi e le persone degli aderenti. Intanto nelle file dell’Associazione Cattolica i due giovani prodigavano tutte le loro energie, nonostante la severa applicazione negli studi. La loro attività apostolica nell’Associazione e nella Vicaria isolana, di cui erano pure dirigenti (quanti chilometri in bicicletta!?), nel “raggio” studenti presso il Liceo Scientifico Messedaglia in Verona, non conobbe soste o difficoltà. Adunanze, conferenze, convegni, avvicinamento individuale, scuola di catechismo, attività caritativa con la S. Vincenzo de’ Paoli, erano gli strumenti con i quali Flavio e Gedeone toccavano le anime e con l’esempio di una vita ineccepibile, con la quotidiana frequenza al Divino Sacrificio ed al Banchetto Eucaristico. Tali erano la sapienza dei loro spirito religioso e la luminosità del loro entusiasmo da dichiararsi pronti ad ogni sacrificio, perfino a morire, per la santa causa di Cristo. In una lettera alla fidanzata Flavio diceva: …con l’aíuto del Sígnore, sarò pronto a versare il mio sangue per Lui. lo vorrei una, che sapesse, se fosse necessario, spingermi anche al martirio…
Il sommo sacrificio
Dovettero affrontare gravi sacrifici per poter studiare. Erano entrambi iscritti all’università alla facoltà di matematica e fisica, Flavio a Padova, Gedeone a Bologna. Dal 1947 Flavio è militare e nel ’43 fa il corso ufficiali o Pavia; poi mandato al fronte fino all’8 settembre ’43. Gedeone in attesa di chiamata. Ambedue ottennero la laurea “honoris causa” dopo la fine della guerra. Aderirono alla resistenza con assoluta dedizione affrontandone i gravissimi rischi con generosità e coraggio, fino al martirio vero, convinti che i cattolici non dovevano sottrarsi in coscienza a tale impegno. All’alba del 22 novembre 1944 vennero arrestati, assieme ad altri componenti del comitato di Liberazione Nazionale di Isola della Scala. Subirono i primi maltrattamenti durante gli interrogatori. Furono poi trasferiti al Comando fascista di Verona, e il 1 dicembre passarono al Comando delle S.S. tedesche, successivamente furono trasferiti a Bolzano. Alla fine di gennaio, vennero internati nel campo di annientamento di Flossembürg in Germania. Anche in quella allucinante realtà i due giovani trovarono la forza di essere apostoli di Fede e di carità tra i compagni. Abbiamo la drammatica testimonianza che i fratelli Corrà, all’arrivo nel campo tenevano in mano la corona del Rosario, con la quale avevano confortato i compagni durante il terribile viaggio. Dopo alcune settimane di tormenti chiusero la loro nobile esistenza, sospirando invocazioni alla Vergine: Gedeone il 18 marzo, domenica di Passione e Flavio il 1° aprile 1945, festa di Pasqua; uniti a Cristo, come nella vita, anche nella Passione e nella morte. Le loro ceneri attendono lontane; la loro anima è nella pace di Dio.
Ubicazione: Sagrato Abazia, parete nord Oratorio San Vincenzo Ferreri
Data: 22 aprile 1946
Oggetto: Lapide commemorativa dei fratelli Corrà
Iscrizione:
ALLA MEMORIA DEI FRATELLI
FLAVIO E GEDEONE CORRA’
DOTTORI AD HONOREM
MARTIRI DELLA LIBERTA’
OPEROSI APOSTOLI DEL PENSIERO CRISTIANO
PATRIOTI ARDENTI DELL’ITALIA INVASA
VITTIME SACRE DELLA FEROCIA TEUTONICA
CONSUMARONO IL LORO SACRIFICIO
NELL’ESECRANDO FLOSSEMBURG
IL 18 MARZO E 1 APRILE 1945
LA LORO IMMACOLATA GIOVINEZZA
AMMANTATA DI GLORIA
INFULGE NEL CUORE D’OGNUNO
OGGI E SEMPRE
L’AZIONE CATTOLICA NEL I ANNIVERSARIO
ISOLA DELLA SCALA 22 APRILE 1946
L’iscrizione è stata restaurata nel 2011 dall’Opera Fratelli Corrà Onlus.
L’intervento è stato eseguito da Giovanna Zanotti.
Confronto dell’iscrizione prima e dopo il restauro commissionato dall’Opera Fratelli Corrà Onlus ed eseguita nel 2011 da Giovanna Zanotti.