Isola della Scala”Benedizione della Prima Pietra per la costruzione della nuova Parrocchiale”

Dal processo n. 10. – Per il R.mo Abate Parroco d’Isola della Scala c. la Comunità – conserv. Arch. Parr. Ricordo quando si frabricò la Chiesa Adì XXV aprile 1578 in Giorno di Venerdì.

Noto sia a cadauna persona che leggeranno onoratta memoria siccome il benedetto e santo giorno di S. Marco Evangelista il di XXV di aprile 1578 si dette principio alla fabrica della Chiesa n.ra Parocchiale di S. Stefano in Isola della Scalla, dove con bello modo et ordine si cantò una Messa dello Spirito Santo in la Chiesa di S. Vincenzo con tutti li Sacerdoti et li Rev.di Padri di S. Fran.co del Monastero di detta Isola. Di poi cantata la Santa Messa benedissero le terre e prime pietre per principio di essa Fabrica: quali pietre furono accompagnate con la Procession a longo di Piazza portade da molti, cantando et laudando il Signor Iddio, perchè gli dasse gratia di poter secondo il principio, et anco seguitare il fine di detta Santa Chiesa. Così anderà alla volta di poter secondo il principio così anco seguita (sic) dalla porta verso Tramontana verso la Corte nella porta del Segrato con detta Processione poi arrivati a locco di putado dove si averà da metter la Prima Pietra qual luoco furno per mezzo la Capella grande fatta de nuovo(…) Et detta pietra fu portata nel fondamento et amurada con la Malta per il Rev.do Capelan D. Niccolò, et poi insieme allo aiuto Messer D. Bernardino anco lui Cappellano, et li Rev. Frati Cantavano. Poi il Sig. Vicario d’Isola per(…) insieme con il Capettano delle Cerne portette la Malta a detta Prima Pietra, la qual aveva una Ghirlanda di fiori et così tutto ancor che Iddio et la Gloriosa Vergine Maria tutti genuflessi dicono un Pater noster et un Ave Maria, in pregar il signore e tutta la Corte Celeste che dia tanto ajuto a tutto il Comun et possi finir questa Benedetta e Santa Chiesa. Poi si seguitette il giorno seguente a lavorar alla gaiarda per il buon Maestro e Patron sopra tal Fabrica qual furono Maestro Battista da Lavagno e Maestro Santo, Cogino et Compagno Muratori con l’ajuto del Perito Messer Bernardin Brognolo disegnador di tal Fabrica, essendo amministrata questa S.ta Fabrica dalli quattro deputadi elletti per il Commun nostro come idonei a tal fatto e confirmadi in Consiglio et Zonta: quali furno Messer Christofolo Magnin, et Messer Santo Bochino, et Messer Zambattista Gandino et M. Zambatta Anderlino, tutti quattro d’Isola et tre di essi di Consiglio solo M. Christofalo Magnìn ch’eranno di Zonta al detto principio di essa Fabrica. Ano ante ditto erano il Vescovo di Verona Agustino Valerio, et il suo Vicario erano Maffeo Albertino, et erano anche Arciprete della Pieve d’Isola predetta, Lazaro Mocenigo era Podestà di Verona. In Isola era il Vicario, qual fu quello ch’ajutò a portar la Malta della Pietra prima insieme con il Capitano delle Cerne, il Sig. Giorgio Fontana dignissimo Vicario nostro honorando: et il Capettano furno Baldiser Manfrone. Nome dei Consiglieri erano di Consiglio quando si dette principio a detta Fabrica: P.ma Messer Zambatta, gandi (Grandis) et Messer Santo Buchin, et Messer Camil Moga (Monga) et Messer Zambatta, Anderlin, et Messer Stefano Massa, et Messer Giacomo di fiori Zuane Oliviero Zanantonio. (…) Messer Batta de Vivaro Battà di Fiori Perin di (…). Nome di tutti gli Offitiali del Comun ch’erano a tal principio di detta Fabrica prima Nadal di Bernardo Massaro Ma dal sotto, Sindaco Vincenzo di Marchi andador messer Fiorio di Fori esator Iseppo Bragnan conferma ecc. 


Tratto da:

Garzotti P., Le Pievi della città di Verona e la Pieve d’Isola della Scala, Merlo, Verona, 1882.