Schema ricostruttivo, disegno di A. Rossi, tratto da “La Torre Scaligera di Isola della Scala” di Arturo Sandrini.
Estratto da “Castellum” N.24, Roma 1984.

L’aggancio tra i due corpi che formano la torre è dato dal solo accostamento di una struttura all’altra senza nessun innesto; questo, probabilmente, per permettere una maggior speditezza nella realizzazione della torre principale alla quale è stata in seguito aggiunto il rivellino. Soltanto il secondo solaio e quello di copertura erano voltati in muratura con soffitto a tutto sesto, mentre l’accesso alla torre avveniva dal cammino di ronda a mezzo di scale retrattili. I merli erano a coda di rondine (ghibellini).

















