Nel 1658 il nobile Alvise Peccana fece costruire, sui suoi possedimenti di Casalbergo e non lontano dalla corte, un oratorio con sacrestia, campanile e altare con pala riproducente S. Antonio da Padova e la Madonna del Rosario. Adiacente all’oratorio venne edificata l’abitazione per il sacerdote tenuto a celebrare una messa quotidiana, a distribuire l’Eucaristia e ad istruire nella dottrina cristiana gli abitanti del luogo. Nella ricorrenza di S. Antonio doveva anche far venire da Verona dei musicisti per dar maggiore solennità alla festa. Le due campane dell’oratorio, non più presenti, erano state fuse da G. Ruffini nel 1782 e Luigi Cavadini nel 1860.