Privilegiata impresa Einstein

Lungo il fiume Tartato all’altezza di via Emili si trova un antico mulino. Nei primi anni del ‘900 Rudolf e Hermann Einstein installarono, all’interno di questo mulino, un generatore che mosso dalla forza delle acque del fiume produceva energia elettrica. Il Comune firmò l’11 aprile 1900, per mezzo del Sindaco, Cav. Dante Fogarini, “la concessione per impiantare una officina per la produzione e distribuzione dell’energia elettrica a precipuo scopo della illuminazione pubblica del Capoluogo d’Isola della Scala e Concessione in appalto del servizio di illuminazione delle vie e piazze pubbliche del paese […]”. La durata della concessione era di 20 anni per un canone annuo di lire 2.870.
Uno dei primi contratti per la fornitura di energia elettrica, che reca la data del 2 aprile 1901, venne sottoscritto dall’Abate di allora don Vincenzo Manfredi per l’illuminazione del complesso Abaziale: erano previste sei lampade per la Canonica, quattro lampade per la Chiesa e due lampade per la sagrestia; il contratto prevedeva che le lampade fossero tutte da 25 candele ma che potessero essere momentaneamente sostituite con lampade da 32 candele in occasione di feste particolari. La corrente, fornita esclusivamente per l’illuminazione, era erogata dal tramonto all’alba. Presso l’archivio Parrocchiale è conservato sia il contratto per la fornitura di energia elettrica sia una bolletta; il costo era fisso commisurato al numero delle lampade e pertanto non si pagava, come oggi, l’effettivo consumo.
Hermann Einstein era il padre del più noto Albert Einstein ideatore della teoria sulla relatività generale; Albert soggiornò per un periodo a Isola della scala, ne è la prova una lettera che lo stesso Einstein scrisse al Prof. Salvatore Antonucci del dipartimento di fisica di Pavia nel 1951. La lettera riporta:”[…] una volta ho accompagnato lì a Isola della Scala il mio caro padre”.1

Nel corso del 2023 presso una nota casa d’aste londinese è stata messa all’asta una cartolina che Albert Einstein ha inviato da Venezia a sua madre Pauline, la cartolina reca la data 11 settembre 1900. Nel testo Albert comunica alla madre che l’indomani sarebbe stato a Isola della Scala. Sappiamo, pertanto, anche il giorno a partire dal quale Albert era presente ad Isola della Scala: 12 settembre 1900.


Bolletta elettrica dell’Abazia conservata presso l’Archivio Parrocchiale.


1 Pasotto L., Grazie per aver rinfrescato il vecchio ricordo di Isola, pubblicato da L’Arena, 25/11/1986, Verona.