Abate Pietro Garzotti 

Ritratto dell’Abate Pietro Garzotti appeso in Sala degli Abati in Abazia

Pietro Paolo Giovanni Battista Garzotti, terzo di tre figli, nacque il 26 gennaio 1829 a Verona da Alessio Pasquale Garzotti e Rosa Ferrari e venne battezzato nella parrocchia di San Nazaro e Celso il 1° febbraio 1829. Venne ordinato sacerdote il 21 dicembre 1852 da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Giovanni Neuschel, Arcivescovo Titolare di Theodosiopoli; prima di lui anche i fratelli Don Luigi e Don Gaetano presero l’abito talare. Iniziò la sua attività pastorale come confessore nella parrocchia di San Vitale dal 1853 al 1858 e nella parrocchia di Santa Maria in Organo dal 1859 al 1862. Svolse servizio come cooperatore nella parrocchia di San Paolo in Campo Marzio dal 1863 al 1866. Divenne precettore dei due figli dei Marchesi Dionisi. Successivamente venne nominato professore nel Seminario di Verona e nel 1866 anche presso il Ginnasio Municipale. Fu anche confessore presso la parrocchia di Santa Maria in Organo dal 1867 al 1870. Chiamato nel 1867 a Desenzano, insegnò latino e greco per diventarvi poi Vice-Rettore. Divenne parroco Abate di Isola della Scala dopo la rinuncia di Antonio Pozzo nel 1870; il suo ingresso avvenne il 7 giugno 1870. Fu pastore cattolico dai sani principi e italiano amante della sua patria; nel trigesimo dalla morte del re Vittorio Emanuele ordinò un ufficio funebre. Il 24 novembre 1878 invitò il popolo a rendere grazie a Dio per lo scampato attentato al re Umberto.
Nel 1879 in occasione delle nozze tra il barone Vladimiro Lassoto Lassotovich e la contessa Angiolina Dionisi, pubblicò il volumetto Appunti storici sopra Isola della Scala. Nel 1883 pubblicò anche Dei vicariati di Tarmassia e Campolongo. Si può trovare conferma del fatto che Garzotti fosse un grande uomo di cultura e uno storico erudito nella pubblicazione edita nel 1882 e dedicata al Cardinale Luigi Canossa Le pievi della città di Verona e la Pieve d’Isola della Scala. Numerose sono le ricerche da lui condotte e pubblicate: si ricordano tra questeUn quadro di Raffaello che si cerca da tanto tempo pubblicata nel 1878 e I castelli d’Isola della Scala pubblicata nel 1884.

Nome inciso sulla lapide funebre: Garzotti Abate Pietro, 5 novembre 1885

Fu sempre attento alle necessità dei più bisognosi, tanto che ebbe una parte importante nell’istituire la Società di reciproca Carità. Si preoccupò anche di intervenire sui beni del patrimonio parrocchiale; nel corso del 1885 fece progettare la sagrestia nuova con annesso collegamento alla canonica e i camerini per le confessioni, contribuendo personalmente alla loro realizzazione con una cospicua somma pari a Lire 5.000; purtroppo non ne vide la conclusione, per la quale si dovette attendere settembre del 1886, a morte già avvenuta. 

Da fatal morbo venia colpito1 il 5 novembre 1885 a Isola della Scala nella canonica abaziale all’allora civico n°230 di via Piazzale della Chiesa, mentre era ancora Abate. Venne tumulato nel cimitero Monumentale Barbieri di Verona nell’edicola laterale n. XII intestata alla Congregazione del soccorso per i sacerdoti infermi (foto di destra), come da sue testamentarie volontà. Nel 1985 in quella tomba fu eseguito un riordino delle salme presenti, e alcuni resti ossei furono traslati nell’ossario comune, dove è presumibile si trovino anche i resti mortali dell’Abate Pietro Garzotti.
Nel testamento si ricordò dell’amata Isola della Scala lasciando alla Fabbriceria un legato di Lire 14.000 così destinate:
1) Lire 5.000 per il mantenimento nel Seminario Vescovile di un povero alunno del paese.
2) Lire 5.000 per l’istituzione di un fondo di sussidio a domicilio ai poveri malati della Parrocchia; tale somma, viene specificato nel testamento, poteva essere destinata alla creazione di un ospedale civile.
3) Lire 3.000 per un sussidio a titolo di alloggio ai curati della Parrocchia.
4) Lire 1.000 per due feste annue in onore di San Francesco nelle date del 17 settembre e del 4 ottobre.
Lasciò anche il dipinto Madonna col Bambino san Giuseppe e san Gioacchino che doveva essere collocato all’interno della nuova sagrestia. Al Sommo Pontefice Leone XIII lasciò il quadro la Madonna del Velo.


1Orazione funebre al molto reverendo D. Pietro Garzotti Parroco Abbate di Isola della Scala il 5 Dicembre 1885, Trigesimo dalla sua morte. Verona, Tipografia Vescovile F. Colombari, 1885.
F. Cipolla, Commemorazione, Pietro Garzotti, Archivio Veneto, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1886.
Si ringrazia il Prof. Bruno Chiappa per la segnalazione del testamento dell’Abate Garzotti presso l’Archivio di Stato di Verona.