Il 10 ottobre 1530 il vescovo G. Matteo Giberti, dopo essersi fermato nella chiesa detta “vecchia“, visitava la nuova parrocchiale di S. Giorgio di Tarmassia della quale, due anni prima, aveva consacrato l’altare. Ciò fa capire che l’originaria parrocchiale era stata sostituita da altra in epoca imprecisata. Tra le due chiese doveva esserci una certa distanza e la vecchia doveva trovarsi sulla strada per Villafontana.
Dalla visita pastorale del 1581 apprendiamo che la chiesa è dotata di tre altari. Un intervento decisivo venne eseguito nel 1765, o subito dopo, essendo la parte superiore (la cella campanaria e la cuspide) in procinto di crollare. Nel 1780 venne consacrata e venne eretto un nuovo ed elegante altare tuttora esistente.
La chiesa è stata interessata, tra il 2010 e il 2011, da un intervento di restauro complessivo che l’ha riportata agli antichi splendori.