Corte Pindemonte al Vo’

Le origini del feudo dei Pindemonte ci portano al 1435 quando Giovanni Pindemonte acquista tutti i diritti e la giurisdizione di vicariato in pertinenza di Settimo e Isola Della Scala per il prezzo di mille ducati d’oro. La casa padronale, dell’architetto Alessandro Pompei, è datata 1742. La corte si compone di due nuclei, quello attiguo alla villa con la pila, e quello ad occidente della stessa dove è situato l’oratorio di S. Francesco Saverio.
Sopra il portone posteriore di accesso alla villa è presente lo stemma dei Pindemonte – Rezzonico.

Numerose sono le statue presenti dello scultore Lorenzo Muttoni presenti all’esterno della villa e tutte rappresentano personaggi mitologici.


Sulla facciata della villa spiccano le statue raffiguranti sei dei:

Vertummo
Mercurio
Zeus
Bacco
Como
Pomona

Lungo il viale d’ingresso sono presenti anche le statue di:
Mercurio, Minerva, Afrodite, Giunone, Giove e Apollo.


Retro della Villa


Particolare della torre dell’orologio, la campanella è del ‘600 ed è attribuita al fonditore Bartolomeo Pisenti.


Scuderie:

Il primo a destra è il blasone della famiglia Pindemonte; lo stemma è composto da uno scudo semplice con all’interno un pino sopra un monte, in cima la corona italiana di marchese. Il secondo di sinistra appartiene alla famiglia Castelbarco; si tratta di uno stemma inquartato al primo e quarto con leone rampante e al secondo e terzo con serpente visconteo, con capo dello stesso leone rampante. Al centro, vi è uno scudetto con l’aquila bicipite imperiale, sormontata dalla lettera F e dal numero romano III. Tutto lo stemma è sovrastato dalla corona italiana di conte. Gli stemmi sono stati realizzati attorno al 1880, quando la marchesina Maria Pindemonte si sposò con il conte Tommaso Castelbarco Visconti di Milano.


Per la stesura della presente scheda abbiamo fatto riferimento ai seguenti testi:
Chiappa B., Antiche corti rurali nel comune di Isola della Scala, Biblioteca Comunale di Isola della Scala, Verona, 1981
Chiappa B., Sandrini A., Villa Pindemonte a Isola della Scala, Stamperia Valdonega, Arbizzano, 2001
L’attribuzione della campana al fonditore Bartolomeo Pisenti ci è stata fornita dal Sig. Luca Chiavegato.